Potrei star qui a parlarvi dell’autrice,
della data di pubblicazione dei libri, del loro contenuto, ma non lo
farò. Il fulcro di questo post è una riflessione. Vorrei spingervi a
pensare a cosa questi libri rappresentano: il basso livello culturale,
l’assenza di merito, la voglia imperante di far soldi, soldi, soldi.
Questa trilogia erotica ha conquistato i lettori… già, lo ha fatto.
Cosa abbiamo di fronte? Un ammasso
confuso di elementi standardizzati. Abbiamo il peggio dei film da
pomeriggio d’estate sulla tv pubblica, quelli basati sui libri di
Rosamunde Pilcher o di Danielle Steel, quelli in cui lei è povera e lui è
bello e ricco, quelli in cui la coppia felice va a sciare ad Aspen o
parte per una vacanza nel sud della Francia. Abbiamo il peggio della
letteratura commerciale (e adolescenziale) recente alla Twilight,
in cui lui è bello e tenebroso e raccomanda lei di non innamorarsi di
lui, perché potrebbe farsi male. Abbiamo il peggio anche degli Harmony e dei libri scabrosi come Melissa P.,
dove il tipo di descrizioni di sesso spinto possono piacere solo agli
amanti della peggiore pornografia, quella che ha bisogno di nascondersi
dietro un dito, che non ha il coraggio di affermare di avere un unico
scopo e cerca di accontentare i consumatori con una trama traballante o
ridicola. Mia cara E.J.James, chiunque tu sia, mia cara furba
“scrittrice”, non mi inganni.
Se con Melissa P. avevamo toccato il fondo, se con Twilight e I promessi vampiri avevamo iniziato a scavare, con Cinquanta sfumature
abbiamo decisamente raggiunto profondità inimmaginabili. E non è una
falda acquifera, quella che abbiamo scoperto, ma un bel mucchio di
escrementi.
Ma il libro vende milioni di copie e viene tradotto per ogni parte del mondo… È questo che merita il lettore medio? Merita questo scadente prodotto di consumo, merita di essere preso per i fondelli da costruzioni traballanti di trame, da deus ex machina, da personaggi privi di spessore e realismo e da dialoghi ridicoli? È probabile che meriti questo e molto altro. Questa narrativa commerciale buona per cinque minuti è creata proprio per lui, a tavolino; è proprio un prodotto pensato per questo lettore medio che è anche un consumatore medio. È quello che compra la bibita famosa a zero calorie senza chiedersi come faccia ad essere tanto dolce e se la cosa non faccia male, per caso… e se non sia meglio lo zucchero, alla fine di quei conti che non si fa.
Ma il libro vende milioni di copie e viene tradotto per ogni parte del mondo… È questo che merita il lettore medio? Merita questo scadente prodotto di consumo, merita di essere preso per i fondelli da costruzioni traballanti di trame, da deus ex machina, da personaggi privi di spessore e realismo e da dialoghi ridicoli? È probabile che meriti questo e molto altro. Questa narrativa commerciale buona per cinque minuti è creata proprio per lui, a tavolino; è proprio un prodotto pensato per questo lettore medio che è anche un consumatore medio. È quello che compra la bibita famosa a zero calorie senza chiedersi come faccia ad essere tanto dolce e se la cosa non faccia male, per caso… e se non sia meglio lo zucchero, alla fine di quei conti che non si fa.
È questo il consumatore che il commerciante furbo tiene al guinzaglio e accarezza di tanto in tanto mentre conta le banconote prima di mettersele in cassa.
Alla fine di queste riflessioni, una
chiude il cerchio e poi emerge: in questo istante, mentre la signora
James sorride, incassa e magari prepara un seguito per la sua trilogia
erotica, quanti scrittori veri gettano la spugna? Quanti scrittori, in
questo periodo in cui i libri valgono quanto patate, bulloni e penne a
sfera, stanno sospirando e chiudendo i lori splendidi manoscritti in
cassetti che non apriranno più?
Ogni atto ha le sue conseguenze, questo
dovremmo saperlo tutti. Non date soldi a questa gente furba che sfrutta
il lettore adolescente, il lettore morboso e il lettore-pecora. Lasciate
perdere le fascette pubblicitarie che adornano le copertine dei libri.
Quelli non sono pareri validi, è solo marketing. Fidatevi dei vostri
amici, di quei lettori che hanno gusti simili ai vostri, non del
presentatore che pubblicizza il libro nel programma della domenica.
Non date soldi, ma soprattutto non date il vostro prezioso tempo a questa gente. Le biblioteche del mondo sono piene di libri per sempre che spazzano via dalla mente i libri per un’ora.
Se cercate erotica coinvolgente e di buon livello, spulciate internet. Troverete racconti degni di questo nome a costo zero. E se amate i libri rosa, sceglietevi un Harmony. È scadente, ma è meglio di Cinquanta sfumature, e, cosa più importante, un Harmony si presenta come un Harmony
e non pretende di essere nulla di più. È onesto, al contrario di molti
altri libri, “scrittori” ed editori. Mangiate anche merda, se vi piace
il gusto, ma non lasciate che vi dicano, sorridendo convinti, che è
mousse al cioccolato.
È per l’onestà che ho letto questi tre
libri nonostante fosse chiaro ben prima della metà del primo volume, di
cosa si trattasse. Per l’onestà che vi devo, quella che mi spinge a
parlarvi di ogni libro con cognizione di causa.
Pretendete l’onestà da chi vi parla, specie se è qualcuno a cui state dando il vostro tempo e il vostro cuore, come ad uno scrittore. Pretendetela, e l’avrete.
-Chiara V.
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